Le Paralisi Cerebrali Infantili (PCI) sono considerate una “turba permanente ma non immodificabile della postura e del movimento, dovuta ad un’alterazione organica e non progressiva della funzione, incorsa in epoca pre-, peri- e/o post-natale prima che si completi lo sviluppo del Sistema Nervoso Centrale”. LA PCI è definita persistente e può influire negativamente sull’evoluzione motoria e cognitiva del bambino.
Nelle PCI il disturbo che è prevalentemente motorio è spesso associato a compromissioni prassiche, linguistiche, cognitive, visive e/o visuo-percettive.
Pur non regredendo ma rimanendo permanente la lesione all’encefalo non è immodificabile perché, sia dal punto di vista funzionale che strutturale, il Sistema Nervoso Centrale mette in atto meccanismi di recupero grazie al fenomeno della plasticità neuronale. Questo sistema è più attivo nei primi anni di vita, motivo per cui è fondamentale l'intervento riabilitativo precoce. Le malattie neuromuscolari sono malattie ereditarie o acquisite comprendenti disordini del motoneurone, il suo assone, della
giunzione neuromuscolare o delle fibre muscolari innervate dal neurone stesso.
Le caratteristiche distintive di queste malattie dipendono da quale delle quattro componenti citate viene particolarmente colpita: forme che interessano principalmente i corpi cellulari (malattie del motoneurone), le fibre nervose (neuropatie periferiche) e le forme miopatiche o miopatie caratterizzate da alterazioni a livello dei muscoli.
Le malattie neuromuscolari, possono essere selettive dal punto di vista funzionale, interessando soltanto il sistema motorio, altre soltanto il sistema sensitivo.
Vi sono diversi sottogruppi che includo ad esempio: forme distrofiche (distrofia muscolare di Duchenne, distrofia muscolare di Becker, distrofia fascio-scapolo-omerale ecc..), miopatie metaboliche (es glicogenosi ecc..), neuropatie, malattie del motoneurone (es. SLA ecc..), forme miotoniche, forme infiammatorie, forme miasteniche e tanto altro.