"Ho perso un po’ la vista, molto l’udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent’anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente."
Cit. Rita Levi-Montalcini

Con l’espressione Riabilitazione Cognitiva si intende un trattamento psicologico e neuropsicologico rivolto a tutti quei soggetti che hanno subito una lesione cerebrale in seguito ad eventi che hanno causato un trauma cranico (es. incidenti stradali, casalinghi, episodi di violenza subita ecc..) o in seguito agli esiti di una malattia (es. ictus, emorragie, tumori cerebrali, infezioni ecc..). Inoltre è un trattamento efficace anche per tutti coloro che presentano la necessità di potenziare alcune abilità specifiche per contrastare il decorso del deterioramento cognitivo (stadi iniziali delle demenze).

 

I principali obiettivi terapeutici sono:

  • Stimolare specifiche aree cerebrali allo scopo di rendere più efficienti le reti neurali danneggiate;
  • Potenziare l’apprendimento di strategie compensatorie;
  • Aiutare la persona ad aumentare il livello di comprensione e consapevolezza relative al proprio funzionamento;
  • Favorire l’adattamento emozionale a partire dall’accettazione dei propri limiti fino ad arrivare alla modificazione delle aspettative e al raggiungimento di una migliore qualità della vita;
  • Migliorare il proprio senso di autoefficacia sperimentando attraverso gli esercizi il controllo, il miglioramento e le proprie abilità residue o nascoste;

 

Il percorso terapeutico prevede:

  • Primo colloquio conoscitivo di raccolta anamnestica sulla persona e sull’evento scatenante alla presenza di un altro adulto di riferimento (è necessario raccogliere anche il punto di vista esterno per cogliere in forma completa il proprio funzionamento);
  • Sedute di riabilitazione cognitiva (di cui si ipotizza durata e frequenza insieme al soggetto sulla base del suo quadro clinico);
  • Eventuali sedute di sostegno psicologico;